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sabato 4 febbraio 2012

Un monumento ai migranti chiamato Kater I Rades



Marzo 1997, il Presidente del Consiglio si chiama Romano Prodi il Ministro della difesa Beniamino Andreatta, quello degli Esteri Lamberto Dini.
Il problema era l’emergenza degli sbarchi di albanesi sulle coste pugliesi, il governo  raggiunse un accordo con quello albanese di Berisha per i respingimenti in acque italiane, internazionali e albanesi. Tale accordo venne condannato duramente dall’ONU, nonostante ciò i due governi andarono avanti a testa bassa, fino alla tragedia. Che Berisha non fosse un faro di democrazia lo sapeva il mondo intero, che gli albanesi in fuga scappassero da una guerra civile anche.
Kater i Rades
Però questo non pareva interessare ai governanti italiani che, chissà se spinti dalla dichiarazione dell’ex presidente della Camera, la cattolica integralista Irene Pivetti che parlando di albanesi disse: “Buttiamoli a mare”, iniziarono una trattativa.
Lamberto Dini scrisse al suo omologo albanese una lettera di questo tenore: “…Qualora il Governo albanese concordi, tale collaborazione si esplicherà per un iniziale periodo di 30 giorni, prorogabile di comune intesa, mediante il fermo in acque internazionali ed il dirottamento in porti albanesi da parte di unita delle Forze Navali italiane di naviglio battente bandiera albanese o comunque riconducibili allo Stato albanese, nonché il fermo in acque territoriali albanesi di qualsiasi bandiera che effettui trasporto di cittadini albanesi che si fossero sottratti ai controlli esercitati sul territorio albanese dalle Autorità a ciò preposte. Le competenti Autorità dei due Paesi stabiliranno con apposito protocollo il più presto possibile le necessarie procedure tecniche per mettere in pratica questa collaborazione nelle acque territoriali albanesi e internazionali. Le sarò grato. Signor Ministro, se vorrà espressamente manifestare il consenso del Governo albanese su quanto precede..."
Monumento ai migranti
" Signor Ministro Mi riferisco alla sua lettera in data odierna che legge come segue ...  Ho l'onore con la presente di esprimere la formale accettazione da parte del Governo albanese di quanto contenuto ...". Del protocollo non abbiamo notizia.
Il 28 marzo 1997, venerdi santo, la tragedia.
L’affondamento della Kater I Rades causò la morte di 81 persone, una parte delle quale donne e bambini. I sopravvissuti furono solo 34. 5 corpi furono recuperati dal mare subito dopo il disastro; 52 dalla stiva molti mesi dopo, con il recupero del relitto  dal fondo del Canale d’Otranto. 24 corpi non sono mai stati ritrovati.
La Kater era una motovedetta albanese praticamente da rottamare, nata per un equipaggio di nove componenti e  diventata traghetto per la fuga di oltre 150 persone.  Ma il governo italiano ha deciso la linea dura, così nel canale d’Otranto viene schierata la flotta per impedire ai barconi di migranti di passare. La Kater issava due bandiere bianche, una a poppa, l’altra a prua. Pensavano fossero sufficienti. In acque internazionali viene avvicinata dalla fregata Zefiro che con altoparlanti intima il rientro a Valona.  Kater non si ferma e la Zefiro continua a girare attorno, finchè cede il passo alla più agile Sibilla. Un marinaio punta una mitragliatrice sulla Kater, un elicottero sorvola minaccioso. Alle 18,45 l’elicottero si allontana, anche la Zefiro. Arriva veloce ed inquietante la Sibilla che sperona violentemente la fiancata della Kater sollevandola. Quando la barca ricade fragorosamente in acqua viene nuovamente colpita e si capovolge. La Sibilla si allontana. Solo dopo qualche tempo calerà una delle due scialuppe, i naufraghi in acqua tentano di salvarsi salendo sulla Kater rovesciata.
Costas Varodstos
Silvio Berlusconi, all’epoca all’opposizione, si recò sul posto e si fece riprendere in lacrime, nel suo stile ineffabile offrì alloggio in qualcuna delle sue ville ai disperati superstiti. Appena ripreso il governo, pochi anni dopo ed in perfetta continuità, si affrettò a blindare con la fiducia una legge sui respingimenti in mare. Lecce, Corte di Appello, 29 giugno 2011 ore 02,00 del mattino: 13 ore di camera di consiglio e 14 anni di attesa per una sentenza amara per tutti coloro che speravano di avere giustizia di una strage assurda nel canale d’Otranto. Tre anni al pilota albanese della nave Xhaferi e due anni al comandante Laudadio della corvetta Sibilla, condannati per omicidio colposo, pochi euro come risarcimento per le parti civili. Nessuno finisce in carcere lo Stato e la marina sono “incolpevoli dello speronamento della nave albanese nel corso di un’operazione di respingimento di profughi in acque internazionali”.  

Vogliamo ricordare solo alcuni nomi di persone che trovarono la morte per precisa scelta del governo italiano e di quello albanese: Basha Zhylien 3 anni, Demiri Lindita 12 anni, Greco Kristi 3 mesi, Xhavara Credenza 6 mesi , Sula Kedion 2 anni, Bestrova Dritero 10 anni e Kostantin 2 anni, Xhavara Gerald 5 anni Xhavara Kamela 10.
La Kater, recuperata con il suo carico di cadaveri, era destinata alla rottamazione e giaceva a Brindisi in un ammasso di ruggine, però la Puglia ha dimostrato ancora una volta tutta la sua sensibilità, così lontana da quella dei governi centrali che si succedono stancamente, ora è a Otranto dove è diventata monumento a tutti i migranti grazie al workshop internazionale “L’approdo, Opera per l’umanità migrante” e all’artista greco Costas Varodstos che ha vinto il concorso e ha fatto un vero capolavoro.

Gli innocenti:

Presidente del consiglio: Romano Prodi
Segretario Cons. Min. : Walter Veltroni
Min. Funz. Pubblica: Franco Bassanini  
Min. Pari Opportunità: Anna Finocchiaro
Min. Rapporti con il Parlamento: Giorgio Bosi
Min. Solidarietà sociale: Livia Turco
Min. Affari Esteri: Lamberto Dini
Min. Interni: Giorgio Napolitano
Min. Grazia e giustizia: Giovanni Maria Flik
Min. Tesoro: Carlo Azeglio Ciampi
Min. Finanze: Vincenzo Visco
Min. Difesa: Beniamino Andreatta
Min. Pubblica Istruzione: Luigi Berlinguer
Min. Lavori Pubblici: Antonio Di Pietro e Paolo Costa
Min. Risorse Agricole: Michele Pinto
Min. Trasporti e navigazione: Claudio Burlando
Min. Poste e telecom. : Antonio Maccanico
Min. Industria e commercio: Pier Luigi Bersani
Min. Lavoro e previd. Sociale: Tiziano Treu
Min. Comm. Estero: Augusto Fantozzi
Min. Sanità: Rosy Bindi
Min. Beni e att. Culturali: Walter Veltroni
Min. Ambiente: Edoardo Ronchi

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