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domenica 28 maggio 2017

Statisti illuminati (e condannati)

La TV e i giornali tutti ci confermano che la legge elettorale è saldamente nelle capaci mani di due illuminati statisti, più precisamente:
Matteo Renzi da Firenze, noto alle cronache per aver giurato, lo scorso novembre, che in caso di sconfitta al referendum istituzionale  sarebbe tornato a vita privata, invece, pensando che gli italiani avessero rifiutato il dolcetto ha fatto loro lo scherzetto ed è di nuovo lì (eletto da primarie interne al partito che aveva giurato di non voler più guidare).
Il secondo statista è uomo di provata fede democratica, ama la gioventù in modo spasmodico, è disposto addirittura a pagare per l'emozione di sostenere giovani fanciulle. Il suo attaccamento allo Stato è stato ratificato nel maggio 2013 da acluni giudici: condanna a 4 anni per frode fiscale e decadenza dal ruolo di senatore. Fino al 2019 non può essere eletto nè elettore. Lui è:
 
Ebbene si, siamo in ottime mani, questi due decidono per noi tutti, miseri elettori.

I destini del mondo sono invece nelle capaci mani di un individuo che è noto per la folta capigliatura giallognola:

Un vero uomo che se ne va in giro per il mondo dicendo che il riscaldamento della terra è roba da donnette e per provarlo ama bombardare qua e là, giusto per scaldare l'ambiente. 
Lui e il G7 intero hanno deliberato che l'emigrazione di massa è un problema, ma nessuno dei paesi ricchi ha stanziato un euro per combattere la povertà. 

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